La mappa di navigazione verso il tuo sogno!

Come cambiare lavoro e investire in un nuovo progetto professionale o biz che mi dia soddisfazione?

Sono convinta che fare un lavoro che ci appassiona e che siamo brave a fare sia una cosa meravigliosa! Come diceva Confucio, fai un lavoro che ami e non lavorerai neanche un giorno nella vita! Certo, la verità è che il lavoro c’è, c’è sempre, ma che gran differenza fare qualcosa che ci porta gioia e soddisfazione, riconoscimento e realizzazione, rispetto a fare un lavoro che non ci riempie (a volte nemmeno le tasche!).

Però mi chiedo, sarà la scelta di cambiare lavoro per investire in una passione una cosa di tutte?

Le passioni devono necessariamente diventare un lavoro?

Ci sono alternative a questo cambiamento più radicale, e che esplorerò a giugno nel prossimo articolo del blog. Se invece sei convinta che intraprendere il percorso del cambiamento lavorativo sia la tua strada, allora ti invito a seguirmi nelle prossime righe!

La questione dei soldi

Una delle questioni che si colloca per primo, all’ora di cambiare lavoro, è la questione dei soldi e dell’indipendenza economica. È chiaro che nessuna attività può iniziare subito a darti i soldi di cui hai bisogno, anche se in giro ci sono un sacco di messaggi che dicono il contrario, soprattutto dal mondo del coaching.

I rischi di questi messaggi ingannevoli sono molteplici perché creano aspettative irraggiungibili, focalizzate soprattutto sul potere individuale e tralasciando il contesto, il che genera frustrazione, senso di colpa e un senso di fallimento e di incapacità. O peggio, spingono le persone a fare passi troppo affrettati, come lasciare il lavoro per dedicarsi a un progetto che poi non porta i risultati attesi, o non li porta subito.

L’indipendenza economica è un fattore materiale cruciale per l’autonomia della donna, dandole la possibilità di immaginare e di scegliere le cose che la fanno gioire e la realizzano.

Penso dunque che la scelta di dedicarti a una passione a tempo pieno (piuttosto che viverla come un hobby) debba essere innanzitutto valutata da questo punto di vista, facendo i passi necessari per capire se questa passione può in qualche modo corrispondere a un bisogno reale delle persone e, se non è il caso, capire come metterla al servizio dei bisogni identificati. Diciamo che una fase di ricerca che porti luce su alcuni punti chiave e che sostenga la tua decisione è cruciale.

Io e il mio contesto

Un’altra valutazione che ti invito a fare è sulle risorse a tua disposizione. Ci sono due tipologie principali di risorse: personali ed esteriori.

Personalmente hai tante capacità, conoscenze, emozioni, esperienze, sogni, …, ognuna è una risorsa a tua disposizione e che dovrai mettere al servizio del tuo sogno. Chiediti:

  • Quanto mi sento forte per intraprendere questo percorso difficile?
  • Ho tutte le conoscenze che mi servono o dovrei investire per imparare cose nuove che mi servono?
  • Cosa mi motiva e mi incoraggia?
  • Cosa mi potrebbe demotivare e farmi desistere?
  • Quanto sono disposta a sacrificarmi?

Invece, le risorse esterne potrebbero essere: la disponibilità economica, il tempo a disposizione, la tua rete di sostegno, il tuo contesto nel senso più ampio, reti e gruppi di persone con cui connetterti, tra altre cose.

L’analisi di questi aspetti ti aiuterà a decidere con la consapevolezza delle difficoltà e delle potenzialità. È un compito importante in questa fase definire una mappa di navigazione realistica e viabile, basata su obiettivi chiari e che contenga informazione relative ai tempi di azione, prevedendo azioni he ti portino pian piano verso la direzione/risultato desiderato.

Mappa di navigazione (scarica l’attività)

Spero, come al solito, che questo post ti sia stato utile 🙂 Sappi che se vuoi approfondire questo aspetto della tua vita puoi prenotare un’ora di ascolto, semplicemente per raccontarti e confrontarti con me. Contattami: Ana ciao@centopercentomestessa.it